18. Funzione sociale dei Tongkonan

 Da I TONGONAN, CASE DI ORIGINE DEI TORAJA di Puang Paliwan Tandilangi



I Tongkonan, case di origine dei Toraja Sa’dan, giocano nella loro cultura un ruolo importante, sia dal punto di vista genealogico che da quello storico, rituale e politico, e io credo che ne sia da consigliare molto caldamente lo studio a coloro che vogliono interessarsi alla cultura Toraja.
Che cosa sono i tongkonan? Tongkonan viene dalla radice tongkon, che vuol dire sedersi, prendere posto ma che può anche significare assistere a una cerimonia funeraria per esempio.
In senso stretto si chiama tongkonan ogni tipo di supporto o ogni luogo di un edificio. Ma nel senso che a noi qui interessa, si designa per tongkonan la casa che il fondatore di un territorio o di un villaggio ha edificato all’origine per la sua famiglia, mentre gli edifici costruiti dagli altri membri del suo seguito portano il nome di batu a’riri. I tongkonan sono dunque stati fondati dai leader nobili, mentre i batu a’riri dai loro compagni di viaggio. Si sa in effetti che la società toraja è divisa in tre classi strettamente gerarchizzate: la classe superiore, la classe media e la classe inferiore; i termini con cui queste classi sono definite variano molto da luogo a luogo.
In generale alla nobiltà alta erano riservate le funzioni di governo, a quella media le funzioni militari e alla plebe le attività di sussistenza o con funzione subalterna. Non si può parlare in senso stretto di schiavi, il che implicherebbe che si sarebbe potuto disporre di queste persone secondo il proprio desiderio, come venderli. Non è che successivamente, in seguito a un’influenza esterna e a causa delle guerre civili che le cose si evolvettero in questa direzione.

In generale le differenze tra le classi non erano molto visibili, perché ognuna di queste era collegata alle altre da numerosi legami e collegamenti. Solamente in materia di matrimoni queste regole erano molto severe, e una donna di rango superiore non poteva in nessun caso essere sposata da un uomo di rango inferiore (sebbene l’inverso fosse possibile).
In un villaggio dove esisteva un tongkonan, bisognava che le case delle famiglie della classe inferiore fossero costruite molto vicine a questa dal momento che dovevano occuparsi di tutte le faccende giornaliere: cercare l’acqua, il fuoco per scaldare, portare i messaggi. Le famiglie delle classi medie potevano avere le case abbastanza lontane, purché non venissero mai meno alla loro pera di vigilanza e di sicurezza esterna e interna del territorio.
I tongkonan sono proseguiti fino ai nostri giorni, ricostruiti ogni volta che il loro cattivo stato lo esige. La ricostruzione deve normalmente essere fatta nello stesso luogo dove l’antica costruzione era stata edificata; se se ne vuole ricostruire delle altre, bisogna inizialmente trasportarvi delle pietre della fondazione d’origine e celebrare una cerimonia particolare.

Le spese di ricostruzione sono a carico della comunità dei discendenti del fondatore, e tutto il rituale è previsto per ciascuna fase dei lavori, dopo l’abbattimento del legno per la costruzione fino alla cerimonia d’inaugurazione nel corso della quale tutti i discendenti se possibile devono offrire dei sacrifici di maiali. L’insieme di tutto questo rituale viene chiamato con il nome alikna papa di rassa.
I membri del tongkonan sceglievano tra di loro un responsabile la cui funzione consisteva nel vegliare non solamente l’edificio in quanto tale, ma ancora al mantenimento del rito che gli era destinato nella forma che gli era stata trasmessa dal fondatore.
Secondo l’olandese Lanting, “i tongkonan raggruppano delle famiglie abbastanza larghe e la gente che vi vive in collegamento. Alcuni dei loro membri continuano ad abitare la casa che i loro antenati hanno costruito come punto di riferimento e luogo della famiglia. Anticamente in effetti tongkonan significava luogo in senso stretto poiché la parola è applicata alle case che danno una sedia a certe famiglie per designare pertanto delle case di origine. Agli inizi questi tongkonan erano sparsi nella foresta, l’uno distante dall’altro. Con lo sviluppo dell’agricoltura e al fine di assicurare l’ordine pubblico, sono stati tracciati dei limiti attribuendo a ciascuno di essi una parte del territorio. In seguito si crearono tra i tongkonan delle alleanze, dei soccorsi mutui e anche delle collaborazioni di difesa comune. Queste alleanze chiamate bassè continuano ad essere richiamate, particolarmente durante le cerimonie funebri”.

 

Come è stato già detto prima oltre al loro ruolo di casa di origine, i tongkonan costituiscono per la società che li circonda dei veri e propri centri di diffusione di un particolare rito. Secondo la tradizione non appena il fondatore del territorio è arrivato col suo seguito, egli cominciò a stabilire delle regole legate al rito che osservava egli stesso, che egli aveva portato dalla sua regione di origine oppure si trattava come Puang Tamboro Langi’, di un tomanurun (essere di origine celeste) del cielo medesimo. Queste regole furono trasmesse così bene alle persone del suo seguito che coloro che abitavano il territorio dove loro erano arrivati finirono con l’accettarle più volentieri di quanto non accettarono il nuovo venuto che le aveva portate, essendo di un livello culturale più elevato del loro.

Ecco perché i tongkonan funzionano come centri di diffusione del rito del fondatore. Così gli addetti del rito di Tangdilino lo chiamano “rito di Banua Puan” dal nome del tongkonan che quello fondò, e così gli addetti del rito del Tamboro Langi gli danno per origine Ullin, il tongkonan di Tamboro Langi. Naturalmente questo vale per tutti quanti i riti il cui centro è collocato nel tongkonan.

In effetti, esiste una grande diversità di riti nel paese toraja, diversità che si spinge anche fuori da questo territorio cosiddetto di To Baroko che ha origine nel tongkonan di To’tallang a Baroko, dipartimento di Alla e Enrekang. Per quanto le persone di questo paese si siano convertite all’Islam, esse continuano a praticare questo rito che loro hanno semplicemente modificato per metterlo in sintonia con la loro nuova religione. Succede così che in un medesimo dipartimento numerosi riti coesistano, particolarmente per quello che riguarda le cerimonie funerarie. Quando si va ad assistere ad una di queste si deve dunque domandare quale rito o di quale tongkonan è quello seguito. Una terza funzione del tongkonan si colloca a livello politico, dal momento che a ciascuno di essi viene affidato un ruolo determinante nel sistema di governo della comunità. Questo può essere avvenuto anche in un’epoca successiva a quella delle creazione e pertanto non si è obbligati che il tongkonan più antico sia anche quello che esercita una preminenza politica. Può anche essere un tongkonan di creazione relativamente recente, anche se nato dal frazionamento di uno più antico.

Quando in una regione che raccoglie numerosi tongkonan è stabilita una organizzazione politica, uno di questi è diventato il tongkonan dominante mentre gli altri costituiscono il suo consiglio. È possibile sapere quali erano le loro rispettive funzioni dopo i loro titoli che sono proclamati fra l’altro nel corso delle cerimonie funerarie quando degli specialisti del costume saliti su delle piattaforme alte da quattro a sei metri procedettero alla divisione della carne di animali sacrificati fra i diversi tongkonan e particolarmente quelli che occupavano una funzione determinante nella società. A titolo di esempio si potranno dare qui alcuni titoli in rapporto con il tongkonan di sangallà, un principato che ebbe la sua ora di gloria da come testimoniano abbondantemente i testi che seguono:

“Ogni Sangallà si trova sotto la protezione del tongkonan di tomanurun, il tongkonan di Kaero. Il signore di Kaero porta il titolo di brillante come la luna e risplendente come il sole. Quando egli parla nessuno lo può contraddire; quando egli apre bocca, nessuno può dargli torto.

Rispetta le sue origini, onora i suoi antenati.

Egli abita nel palazzo che è conosciuto come un diamante; prende il suo riposo nella dimora che è come una pietra preziosa. Lo circondano dei guerrieri con le loro spade; ovunque vi sono soldati che portano lance che lo proteggono. Egli ha ogni potere sulla terra d’asilo di Lepongan Bulan; egli ha ogni forza sopra le terra di Pandan Matari’ Allo. Da sempre egli è l’origine delle regole; da sempre egli è la fonte del rito”.

Lepongan Bulan e Pandan Matari’ Allo sono i nomi che Puang Tamboro Langi’ attribuì al paese toraja quando ne furono delimitate le frontiere, delimitando un territorio rotondo come la luna e circolare come il sole. Egli designò in seguito, per aiutare anche l’esercizio quotidiano di governo, un consiglio di quattro membri chiamati i quattro tongkonan.

Al tongkonan di Dulang era attribuita la funzione di Primo Ministro, con il titolo di Tanduk Tata’, ovvero Corna Larghe – le corna larghe e ritorte dove fa appiglio la speranza del popolo. Il tongkonan di Suaya era incaricato delle questioni materiali ed economiche. Il tongkonan di Solo’, a cui era attribuito il compito di affari religiosi e la responsabilità di tutte le cerimonie in rapporto con le v arie credenze, portava il titolo di Pa’palumbangan. Il tongkonan di Buntu Tongko, responsabile della difesa e della sicurezza, era chiamato Londong Kila.

A fianco di questi quattro grandi, quattro altri tongkonan chiamati limbu a’pa’na avevano l’incarico di invitare al combattimento. Erano il tongkonan di Boto, quello di Tokesan, quello di Lampio e quello di Leatung. Inoltre sei altri tongkonan costituivano il piccolo consiglio e ad essi erano affidati incarichi minori in relazione al ruolo che loro occupavano nella società. Quello di Bokko doveva servire da “capo” a Sangalla’; quello di Bebo da “orecchia” a Kabareean Allo (vale a dire che a lui toccavano tutte le missioni di sorveglianza e di spionaggio); quello di Tumanete’ era il portavoce ufficiale nelle riunioni; quello di Aa doveva aiutare Pa’palumbangan nell’organizzazione delle cerimonie; e infine quelli di Sarapung e di Subunan doveva vegliare all’ordine interno e alla soddisfazione del popolo.

Per terminare, un certo numero di tongkonan situati nelle vicinanze di Kaero assolvevano riguardo al tongkonan certe funzioni subalterne. Ancora quattro tongkonan di rango makaka erano incaricati di altre funzioni, così quello di Longga Patalo era incaricato di servire da intermediario con i visitatori desiderosi di entrare in rapporto con Kaero; il tongkonan di Mariangga era incaricato di sorvegliare l’ordine interno; il tongkonan di Kalumpini era incaricato di vegliare sopra al buon ordine dei vari riti; e il tongkonan di Salembe era incaricato di arruolare subalterni ed addestrarli nei loro incarichi quotidiani.

Ora se veniamo ai tongkonan di stato inferiore a cui precisamente erano affiati questi compiti: al tongkonan di Tomanna il compito delle risaie di Kaero; a quello di Tomalia il servizio dei pasti; a quello di Sapupang la fornitura di legno per il riscaldamento e le corvée dell’acqua; a quello di Lai Riang i lavori tradizionali e di vestito; a quello di Pong Daun Lau la pulitura del riso e altri lavori della cucina; a quello di Sae’ Kallong il compito di curare i principi bambini.

A questi sette tongkonan erano collegati quattro villaggi plebei che dovevano ugualmente partecipare a questi lavori. Tutti insieme formavano Bassè Maruang.

Esisteva infine un certo numero di territori come Batualu, Simbuang e Pakalè, che erano stati una volta indipendenti e che avevano un loro proprio tongkonan ma che in seguito per una ragione o per l’altra, si erano ritrovati sottomessi a Sangalla’. I loro tongkonan erano ugualmente sottomessi a certi obblighi nei confronti del tongkonan lajuk di Kaero.

Questo non è che un esempio riportabile solamente a Sangalla’. I titoli e le funzioni dei vari tongkonan variano da regione a regione e pure la struttura del governo. Tutto questo dipende dalla figura del fondatore e dal rito che in qualche modo gli si reclama. Quanto alle comunità che dipendono dal tongkonan, esse portano pure i nomi.



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